Droni per gli aiuti umanitari invece che per la guerra e la distruzione

Agosto 25, 2022

Non c’è dubbio che i droni abbiano un potenziale incredibile. Non è senza ragione che aziende globali come Amazon stanno investendo molto nei versatili oggetti volanti. Molti esperti ritengono inoltre che i droni abbiano un futuro promettente. Verranno utilizzati per un’ampia varietà di scopi in futuro. Soprattutto, ovviamente, nel settore dei trasporti: consegne di pacchetti Amazon, ma anche nel campo delle operazioni di aiuto umanitario.

I droni possono salvare vite umane?

Nella mente di molte persone, l’idea dei droni è associata alla guerra e alla sofferenza. Non senza motivo: negli ultimi 10 anni è stato soprattutto l’esercito americano a fare enormi passi avanti nel campo dei droni da combattimento. Già il nome del più famoso drone militare statunitense suona spaventoso: “MQ-Reaper” in tedesco “The Grim Reaper”. Ora dobbiamo ripensare le cose, perché le minacce si stanno rivelando uno strumento utile per noi esseri umani. Ci sono già stati molti schieramenti di successo dei cosiddetti “elicotteri”. Così vengono comunemente chiamate le controparti dei droni militari.

Start-up come Matternet della Silicon Valley o Mamabird si sono quindi specializzate nella costruzione di tali elicotteri. Sono progettati per fornire provviste e farmaci alle persone che si trovano in situazioni eccezionali o in aree di crisi in aree remote. Tali consegne potrebbero ad es. B. si svolgono anche in zone di guerra come l’Ucraina o in luoghi colpiti da terremoti, dove sarebbe troppo pericoloso per il trasporto con equipaggio.

Droni per gli aiuti umanitari – Coinvolti anche gli scienziati tedeschi

In caso di catastrofe è estremamente importante che le organizzazioni umanitarie determinino il più rapidamente possibile l’entità dei danni alle strutture edilizie e alle vie di traffico. Gli scienziati del Centro aerospaziale tedesco (DLR) hanno lanciato un progetto chiamato Drones4Good. In collaborazione con varie istituzioni internazionali, stanno sviluppando una tecnologia basata sull’intelligenza artificiale (AI) che consente analisi rapide basate sui droni delle aree disastrate.

Nell’ambito del progetto sono già in corso prove pratiche. L’obiettivo finale, in caso di emergenza, è che i droni valutino i dati delle immagini in tempo reale a velocità fino a 140 km/h utilizzando una telecamera installata durante il volo, anche durante il volo. Si prevede che gli operatori sul posto riceveranno in brevissimo tempo le geoinformazioni estratte sulla posizione effettiva della regione colpita. Ciò significa che le organizzazioni umanitarie non perdono tempo prezioso nel salvare vite umane.

Questi scenari erano già stati simulati nell’autunno 2021. Anche il lancio di aiuti umanitari tramite droni senza mettere in pericolo le persone o le infrastrutture viene perfezionato a pieno ritmo. Oltre alle operazioni di ricerca, in futuro verranno utilizzati in occasione di grandi eventi, come concerti o festival, dove ci sono grandi assembramenti di persone. Il supporto aereo ha lo scopo di facilitare il compito dei paramedici a terra. In sintesi, la pratica dimostra che i droni possono fare molto di più che fare la guerra.

Beitrag in den sozialen Medien teilen

Facebook
WhatsApp
Email